L’appuntamento a BioEnergy è per conoscere e capire i temi più caldi del settore, un’informazione completa che si coniuga con la proposta di soluzioni effettive da parte di prestigiose aziende presenti e la collaborazione con importanti istituzioni scientifiche. Non solo: BioEnergy è un evento che dura tutto l’anno grazie alle numerose iniziative di promozione e sviluppo del business ideate e messe in atto da CremonaFiere. BioEnergy è in assoluto il contesto più adatto ad incontrare gli operatori delle agroenergie valutando assieme prospettive e opportunità e presentando prodotti, servizi e strategie a:
- proprietari d’impianto
- tecnici
- ricercatori
- allevatori
- agricoltori
Bioenergy è la manifestazione fieristica in cui si definisce lo stato dell’arte del settore e si delineano le prospettive future. All’interno delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona il BioEnergy Village è lo spazio dedicato al confronto professionale per lo sviluppo di una filiera integrata e sostenibile per la produzione di energia e bioprodotti: un corner specifico riservato alla presentazione delle ultime novità del settore e alla discussione delle azioni strategiche per la valorizzazione delle filiere bioenergetiche.
Tra i temi affrontati nell’edizione 2019:
- redditività e nuove opportunità di business
- biometano di origine agricola
- gestione d’impianto e di processo
- innovazione tecnologica
- strategie e modalità d’assistenza
BioEnergy alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona crea una sinergia unica e vincente: nella più importante manifestazione agrozootecnica italiana e tra le prime al mondo, agli Espositori di BioEnergy viene offerto un palcoscenico internazionale proponendo ai visitatori nuove opportunità di informazione e di approfondimento.
Nel 2019 le Fiere Zootecniche Internazionali hanno visto la partecipazione di:
Cremona è la capitale del più grande sistema agro-zootecnico europeo, che produce oltre 13 miliardi di euro nel settore agroindustriale (ovvero il 16% del totale nazionale) e rappresenta la produzione del 44% del latte italiano e più dell’80% delle carni suine italiane.
La naturale vocazione produttiva del territorio cremonese ha reso CremonaFiere il punto di riferimento fieristico e scientifico in agro-zootecnia, anche grazie alle collaborazioni instaurate con istituzioni, associazioni, università e centri di ricerca: proprio per questo CremonaFiere ospita da dieci anni BioEnergy Italy, che si è affermato come spazio privilegiato di confronto per la filiera agricolo-energetica.
Cremona è anche la provincia con il maggior numero di impianti a biogas a matrice agricola (circa 150) dell’intera Lombardia, che detiene il primato in Italia con 300 installazioni per una potenza complessiva di 250 MW, circa un quarto dell’intero parco impianti nazionale,
Gli investimenti in questo settore nella sola Lombardia ammontano a 1,6 mld di euro (4 mld a livello nazionale) e gli investimenti nella sola manutenzione superano gli oltre 300 mio/anno (Consorzio Italiano Biogas, 2018).
L’energia da biomasse si colloca a pieno titolo nell’ambito dell’economia circolare e rappresenta un elemento fondamentale sia per la tutela ambientale che per la riduzione dei costi sociali e per lo sviluppo economico del settore agricolo Nel settore del biogas agro-zootecnico l’Italia rappresenta il secondo mercato europeo, alle spalle della Germania, e il terzo a livello mondiale, dopo la Cina.
Il biogas agricolo con il 77% degli impianti e il 68% della potenza installata genera ad oggi l’82% dell’energia elettrica complessiva da biogas, settore con interessanti margini di sviluppo: infatti la Commissione Europea ha dato il via libera agli incentivi per produrre e distribuire biocarburanti avanzati e di nuova generazione: circa 4,7 miliardi di euro dal 2018 al 2022.
La pubblicazione del DM Fer1 (Luglio 2019) ha l’obiettivo di sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento dei target europei al 2030 definiti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) attraverso la definizione di incentivi e procedure indirizzati a promuovere l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità.
Si tratta di una importante opportunità per il settore agricolo nazionale. Infatti la possibilità di integrare la rete di distribuzione gas nazionale apre nuovi scenari sia per la riconversione impianti sia per il revamping
Il potenziale della produzione italiana del biometano è tra i 5-8 miliardi di metri cubi di cui 3,5 – 6 di derivazione agricola e gli esperti stimano un crescente impatto della componente agricola anche grazie alla prossima entrata in vigore della Direttiva Red II che dovrebbe premiare proprio la sostenibilità ambientale a monte della produzione delle matrici utilizzate nel ciclo del Biometano.